Un dolce tipico del periodo natalizio, ma ormai richiesto “in tutte le sue varianti dal tradizionale al moderno” durante tutto l’anno, è il Torrone.
Bagnara Calabra è città del torrone dal 1846, ma solo due specialità hanno ottenuto la certificazione IGP nel 2013.
Chiamatelo Torrone di Bagnara IGP e sarete certi di ricevere il gustoso prodotto croccante e friabile realizzato esclusivamente dalla cottura e lavorazione di miele, zucchero e mandorle non pelate tostate, cannella e chiodi di garofano in polvere e con la copertura di zucchero in grani o cacao amaro.
Il disciplinare del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali definisce in maniera dettagliata il processo e l’area di produzione del Torrone di Bagnara, gli aspetti esterni e interni, il sapore e gli ingredienti.
Sul nostro shop online potete trovare le due varianti di Torrone di Bagnara che hanno ottenuto la certificazione IGP:
● Martiniana con copertura con zucchero in grani
● Torrefatto glassato con copertura con cacao amaro.
Sul nostro shop online potete trovare le due varianti di Torrone di Bagnara che hanno ottenuto la certificazione IGP:
● Martiniana con copertura con zucchero in grani
● Torrefatto glassato con copertura con cacao amaro.
È caratterizzato dalla forma di parallelepipedo rettangolare con spigoli smussati.
La superficie della versione “Martiniana” è increspata e di colore marrone (il cosiddetto “a manto di monaco”), ricoperta di zucchero in grani. Quella della variante “Torrone glassato” è lucente, liscia e levigata, di colore marrone scuro, grazie alla copertura di una miscela di zucchero e cacao.
All’interno, entrambe le versioni presentano un colore marrone e una presenza diffusa di mandorle ben distribuite.
La descrizione del sapore del Torrone di Bagnara nel disciplinare del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali rappresenta in maniera dettagliata le qualità del nostro dolce tipico: “Al primo morso la pasta appare friabile e croccante per effetto della giusta tostatura delle mandorle e dell’alta temperatura alla quale è stata sottoposta la massa zuccherina. Al palato la dolcezza dell’impasto è bilanciata dal sapore delle mandorle tostate e da una netta sensazione di brulè con leggero retrogusto speziato che, nella versione “Torrefatto glassato” ingloba anche la percezione di cacao amaro”.
L’unicità del Torrone di Bagnara IGP è data dalla lavorazione artigianale frutto dell'esperienza di generazioni di torronai bagnaresi. Difatti solo l’inserimento di concetti “il manto di monaco” e “la rottura vitrea”, tipiche fasi della produzione che solo mani esperte possono eseguire, ha permesso l'ottenimento dell'IGP.
Il rilascio della certificazione è stato motivato dagli importanti legami che la produzione del Torrone ha con il territorio, la sua storia e l’economia.
Una testimonianza storica è data dal libro “Un viaggio in Calabria. Impressioni e ricordi” (1885), nel quale N. Marcone afferma: “I torroni di Bagnara fanno il giro del mondo, e veramente sono tali da meritare siffatto onore”.
Inoltre, ancora oggi, la produzione del “Torrone di Bagnara” rappresenta un’importante opportunità di lavoro per la popolazione di Bagnara tanto da essere la principale fonte di occupazione del comune calabrese.
Il suo legame alle tradizioni calabresi sorge nelle festività natalizie, anche se oggi viene richiesto e consumato durante tutto l’anno.
Uno degli abbinamenti più tipici nelle zone di produzione vede affiancare a questo dolce il vino passito di uve Zibibbo, sempre di origine calabrese.
Si consiglia di conservare il Torrone in un luogo fresco e asciutto per evitare che l’umidità possa renderlo meno croccante, sciogliere la glassatura o formare delle screpolature. Il tempo di conservazione è di un anno, ma si consiglia di consumarlo entro sei mesi dal confezionamento per apprezzarne al meglio le caratteristiche organolettiche.